Sen. Tiziana Drago (FdI) su Cas ai terremotati
La senatrice Drago (FDI): “si proceda all’erogazione del Cas”
L’erogazione del Contributo di autonoma sistemazione (Cas) a favore dei nuclei familiari residenti nei territori colpiti dal sisma di Santo Stefano (26 dicembre 2018) non sembra avvenire in maniera omogenea e, pertanto, si verificano disparità tra gli aventi diritto.
Di tale fenomeno discriminatorio si è fatta interprete la senatrice Tiziana Drago (FdI), la quale ha inviato una nota dai toni eloquenti al Ministero dell’Interno, al Dipartimento Casa Italia, ai Dipartimenti regionale e nazionale della Protezione Civile, alla Presidenza della Regione siciliana, all’Associazione nazionale dei Comuni ed ai sindaci dei centri interessati dall’evento sismico in questione.
“La situazione che mi è stata da più parti segnalata – ha osservato la senatrice Drago – appare quanto mai incresciosa, anche perché si protrae, ormai, da mesi. Facile immaginare le conseguenze di carattere socio-economico per le famiglie sfollate della zona etnea e ancora in attesa della ricostruzione delle abitazioni in cui vivevano prima del terremoto. A riguardo, ho presentato un’interrogazione parlamentare che, purtroppo, ad oggi è ancora in attesa di risposta. A nulla sembra essere servito l’accorato appello lanciato a sostegno dei nuclei familiari, davvero numerosi, che non hanno sin qui percepito le quote loro spettanti, costringendoli in una condizione di forte disagio, in quanto non possono pagare l’affitto degli alloggi in cui vivono. E, come se non bastasse, contestualmente di non riescono a vedere alcuna progressione d’intenti per quanto attiene la ricostruzione delle proprie abitazioni seriamente lesionate dal terremoto. Inoltre, altro aspetto inaccettabile della vicenda, pare che non tutti i Comuni stiano erogando il “Cas” e tra questi mi viene indicato Zafferana, dove sono presenti famiglie delle quali fanno parte persone con disabilità. Da qui la richiesta formulata agli organi competenti, affinché si proceda all’erogazione del “Cas” in maniera puntuale e sino a quando non si realizzino le condizioni per il rientro delle famiglie interessate nella propria abitazione”.