Caltanissetta: Per dire Mai più! Violenza contro le donne
L’insostenibile violenza contro le donne ha trovato efficace risposta e una significativa testimonianza nella giornata dell’8 Marzo 2013 a Caltanissetta, nella magnifica cornice di Piazza Garibaldi.
L’Associazione “Galatea Onlus”, presidente la dott.ssa Denise Franzone, psicologa e psicoterapeuta, nel giorno dedicato alla Donna ,ha organizzato una Manifestazione silenziosa ”Scarpe Rosse” per ricordare le moltissime donne vittime della violenza che, sotto varie forme, dilaga giorno dopo giorno in ogni angolo della terra. Una manifestazione per dire ”No! alla violenza, allo stupro, allo stalking, al femminicidio”.
Al centro del cerchio dei partecipanti, uomini, donne, alunni delle Scuole Medie, volontari, rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, le donne dell’Associazione Onde Donne in movimento che ha aderito alla manifestazione, stavano allineate centinaia di paia di scarpe rosse a simboleggiare la presenza delle donne vittime della violenza, e rendere visibile la “marcia di donne assenti”.
Particolarmente suggestiva la danza dei ragazzi e delle ragazze dell’Associazione “Scarpette rosse” di Caltanissetta. Nel silenzio partecipe della piazza hanno simbolicamente “urlato” con la grazia dei loro movimenti “ No! Alla Violenza…” “Sì! Al Rispetto della Dignità…”
La lettura dei nomi delle donne rimaste vittime dell’inumana violenza ha rotto il silenzio per rendere omaggio alla memoria di ciascuna di loro, per dire a tutti di non restare indifferenti alle grida di aiuto, ai segni della sofferenza, ai comportamenti aggressivi. A nessuno è concesso decidere della vita e della dignità dell’altro. In tal senso la Manifestazione ha fatto registrare la lettura di versi di Filippo Minacapilli, tra cui le poesie “Dignità violata” “Amore è magia” e alcuni componimenti haiku aventi per tema lo strazio di fronte a vite soppresse, “fiore reciso…” “steli spezzati…”.
“Scarpe Rosse”, non un punto di arrivo ma l’inizio di un cammino che punti costantemente il faro sulla violenza di genere. L’attenzione al problema – come dichiarato dalla dott.ssa D. Franzone – pur facendo registrare un crescendo apprezzabile non basta a prevenire e a interrompere il circuito inaudito di violenza contro le donne in special modo. Questa Manifestazione, così come le innumerevoli altre simili organizzate in altre città, pone l’accento sulla intollerabilità dell’atto violento. Occorre un coinvolgimento generale della Società, un’azione pedagogica forte che trovi piena conferma soprattutto nell’ambito familiare e nella Scuola affinché il rispetto dell’altro, del diverso, del debole, della donna diventi habitus, sentimento diffuso, condiviso, vissuto.
F.M.