Al convegno Lions, soluzioni per promuovere il turismo
Al convegno di apertura dell’anno sociale del Lions Catania Stesicoro Centrum – presieduto da Vittorio Spampinato e alla presenza del sindaco di Catania Enzo Bianco, del sindaco di Acireale Nino Garozzo, e del direttore del Museo Diocesano di Catania Mons. Leone Calambrogio – svoltosi il 31 ottobre all’Hotel Nettuno, l’economista Antonio Pogliese ha readarguito un sistema turistico privo di programmazione e di idee innovative:
«Progettualità, imprenditorialità e sinergia: sono questi gli asset che potrebbero risollevare le sorti del turismo siciliano, oggi espressione di una politica fallimentare che negli ultimi cinquant’anni ha decretato il primato negativo della nostra Isola».
Pogliese ha continuato le sue riflessioni sulle criticità e sulle nuove opportunità del comparto:
«Non si capisce perché Comuni quali Trento e Cernobbio, pur senza godere di patrimoni storici e culturali di rilievo, siano riusciti a creare eventi che richiamano da anni un turismo di nicchia, che sfugge alle logiche del “mordi e fuggi”, riposizionando questi luoghi quali mete d’interesse internazionale. E invece la Sicilia, nonostante le sue ricchezze, si trovi al 235esimo, nonché ultimo posto nella graduatoria europea della competitività».
Queste le conclusioni del sindaco Bianco che ha accolto le riflessioni del Lions:
«Partiamo da un 2012 preoccupante che segna un trend negativo del settore, trascinandosi dietro gli imprenditori e le attività commerciali. Catania deve cambiare strategia: occorre addestramento professionale, investimento nella direzione della sicurezza e dell’accoglienza, rete tra gli operatori e una nuova politica dei trasporti, partendo proprio dai collegamenti aerei. Dobbiamo aggredire nuovi mercati: quello congressuale, in primis, quello crocieristico – per fare di Catania una base di partenza/arrivo e non solo di transito – e quello culturale. Mi impegnerò ad accogliere la proposta dei Lions per tradurla in azioni concrete, consapevole che dalla collaborazione possono nascere percorsi virtuosi».
Anche il sindaco Nino Garozzo ha apprezzato l’iniziativa:
«Ben vengano iniziative come queste. Noi siamo indignati perché le politiche regionali, anziché valorizzare le risorse, hanno distrutto ciò che negli anni è stato creato con fatica: basti pensare al nostro Carnevale, che riesce a portare oltre 1 milione di visitatori: dai 200mila euro di finanziamenti del 2005 ai 79 del 2012 (sbloccati solo recentemente) all’incognita del 2013. Mentre eventi insignificanti vengono supportati economicamente, noi rischiamo di far fallire uno dei progetti regionali più ambiziosi».
Così, nella logica della sussidiarietà, che spinge il mondo dell’associazionismo ad affiancare e sostenere le istituzioni, il Lions ha presentato un documento di azioni atte a creare eventi volti a rilanciare l’asse Catania-Acireale.
Oltre alla proposta di gemellaggio tra la festa di Sant’Agata e il Carnevale di Acireale, il piano marketing presentato dal Lions Club contempla almeno un evento culturale di grande portata, una conferenza permanente sulle politiche UE per l’immigrazione, una giornata della dieta mediterranea o un meeting sulle produzioni enogastronomiche d’eccellenza: l’evento dovrebbe strategicamente collocarsi in un periodo di destagionalizzazione, identificando un settore capace di attrarre nicchie interessate e diventando un appuntamento annuale fisso e di rilevanza mediatica. Ma per montare un evento capace di attrarre visitatori sono necessari programmazione e coordinamento, da qui le direttive del Lions:
«Occorre una sinergia di tipo imprenditoriale fra i due sindaci per il necessario supporto istituzionale, politico e partitico – ha continuato Pogliese – l’identificazione di uno o due manager da destinare a tempo pieno alla definizione del progetto e al monitoraggio degli eventi; la scelta di un numero ristretto di cittadini che abbiano maturato esperienze imprenditoriali, accademiche, bancarie, associative, religiose e che siano disponibili ad impegnarsi gratuitamente; un periodo non superiore ai sei mesi per la definizione del progetto».
Nel piano sono previste anche: le ipotesi di accordi per tariffe aeree agevolate con compagnie nazionali per i trasferimenti dalle principali città europee; accordi con le strutture alberghiere per ospitare i turisti, nonché con chi ha la disponibilità di “affittare” i balconi dei palazzi interessati agli eventi di S. Agata e del Carnevale; una sinergia con il Teatro Massimo, lo Stabile, la Fondazione Puglisi Cosentino e con i gestori dei servizi sull’Etna, per studiare significativi eventi collaterali.