Catania, sabato 23 marzo presentazione del catalogo generale di Ileana Mendola
Ileana Mendola
Conferenza di presentazione del catalogo generale edito da Silvana Editoriale, a cura di Antonio D’Amico
Sabato 23 marzo 2024 ore 17.30 Palazzo della Cultura, Catania Auditorium Concetto Marchesi – via Vittorio Emanuele II, 121
A chiusura della conferenza intermezzo musicale a cura del maestro Angelo Litrico; a seguire l’inaugurazione della mostra “Ileana Mendola”, a cura di Antonio D’Amico, visitabile dal 23 marzo al 30 marzo 2023 al Palazzo della Cultura, Catania, via Vittorio Emanuele II, 123 – 125.
Interverranno: il sindaco di Catania, l’avv. Enrico Trantino, il direttore alla Cultura e Rete Museale del Comune di Catania, Paolo Di Caro; la presidente della Fondazione “Bagatti Valsecchi”, Camilla Bagatti Valsecchi; la presidente dell’associazione “Carmelo Mendola”, Renata Zappalà; l’autrice del volume e responsabile della Casa d’arte futurista Depero, Nicoletta Boschiero; il curatore del volume e direttore del Museo “Bagatti Valsecchi”, Antonio D’Amico. A chiusura della Conferenza vi sarà un Intermezzo musicale a cura del maestro Angelo Litrico e a seguire l’inaugurazione della retrospettiva dedicata all’artista. «L’idea del catalogo generale nasce circa quattro, cinque anni fa – racconta Antonio D’Amico, curatore della pubblicazione e della mostra – quando la famiglia Mendola mi contattò per realizzare un catalogo sul nonno, Carmelo Mendola, artista catanese, noto per le sue sculture, una su tutte, la Fontana dei Malavoglia, collocata a Catania presso la piazza intitolata allo scrittore Giovanni Verga. Quando visitai la casa museo rimasi così colpito dai lavori di Ileana che proposi alla famiglia di partire proprio da lei. La sua ricerca artistica mi si è sin da subito presentata come dominata da una gentile prepotenza espressiva che Ileana ha assecondato e nutrito da autodidatta, senza mai abnegarsi all’arte, ma continuando ad essere anche una madre e una moglie attenta». La pubblicazione ripercorre l’iter artistico e personale di Ileana Mendola, cresciuta e formatasi tra il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia, regioni d’origine, rispettivamente, della madre e del padre. Dall’esordio risalente alla fine degli Anni ’30 a Udine, caratterizzati da una pittura figurativa en plein air di taglio ottocentesco, fino ai suoi ultimi lavori realizzati a Catania in anni recenti più votati alla sperimentazione, alla libertà e alla ricerca informale portata avanti da autodidatta: Ileana Mendola con costanza, impegno, passione e volontà ci insegna che nulla è impossibile, nonostante il contesto – quello che vede una presenza e affermazione degli uomini rispetto alle donne – in cui è vissuta le ha fatto credere molto spesso l’opposto. La sua personalità diventa ben definita dopo la morte del padre, uomo e artista che nel bene e nel male, ha condizionato il suo sguardo, la sua ricerca e la sua espressione. È, infatti, a partire dal 1975 che registriamo un vero e proprio cambiamento di codice nei lavori di Ileana Mendola. Inizia il suo periodo legato alla lavorazione della juta, delle gomme che taglia, cuce e manipola con mani che sono ad un tempo quelle di un’artista e di una sarta dotate di grande forza e di altrettanta delicatezza. Saranno proprio i lavori che coprono un arco temporale che va dalla metà degli Anni ’70 agli inizi degli Anni 2000 ad essere esposti, dopo ventiquattro anni dalla sua ultima esposizione a Catania, in alcune sale del Palazzo della Cultura di Catania. Si tratta di una retrospettiva dedicata ai quattro elementi – aria, acqua, fuoco, terra – che caratterizzano la ricerca artistica della Mendola. La mostra crea una sorta di dialogo a distanza con i lavori della stessa artista e del padre, presenti presso la Casa Museo Mendola, progettata da Carmelo Mendola e inserita all’interno della programmazione delle giornate FAI di Primavera (23 – 24 marzo 2024), quindi visitabile anche in queste giornate così da permettere una lettura completa della ricerca di Ileana Mendola.