Cultura, domani pomeriggio ad Acireale si presenterà “Bonjour Casimiro” ultimo libro di Alberto Samonà, assessore regionale ai Beni culturali
di DILETTA RIZZO
Il Palazzo di città di Acireale si prepara ad ospitare un evento di livello elevato sotto il profilo culturale, la presentazione dell’ultimo libro di Alberto Samonà che racconta l’universo dei “Gattopardi siciliani”
L’autore, che ricopre anche l’incarico di assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, volge uno sguardo sul passato, verso il mondo dell’aristocrazia siciliana, fra quelli che vennero definiti “gli ultimi gattopardi” e l’immersione in una dimensione senza tempo, sospesa fra arte, metafisica e memorie antiche che rivivono fino ai nostri giorni. Questo ma non solo in “Bonjour Casimiro”, edito dalla prestigiosa casa editrice Rubbettino, che sarà presentato sabato 19 febbraio, alle 18 nella Sala Galatea del Palazzo di Città, ad Acireale, su iniziativa dell’Associazione Nuova Galatea. L’illustre ospite sarà introdotto dal consigliere comunale Alessandro Coco, il quale sarà anche moderatore della presentazione che prevede anche una conversazione tra l’autore, il professor Ferdinando Raffaele, studioso di lingue romanze e filologo, e la professoressa Fulvia Toscano, direttore del festival Naxoslegge. In programma anche la lettura di alcuni brani del libro, a cura dell’attore Maurizio Trovato. “Il volume – si legge nella nota diffusa da Rubbettino – consegna ai lettori il mondo dei baroni di Calanovella, con in testa Casimiro Piccolo, fotografo e pittore che, a partire da un certo momento, insieme alla madre Teresa Mastrogiovanni Tasca, al fratello poeta Lucio Piccolo e alla sorella Agata Giovanna, legò la sua vita in modo indissolubile alla villa di famiglia sulle colline di Capo d’Orlando. Qui, dai primi anni Trenta, si svolse la vita di questi aristocratici dalla forte vena creativa, allontanatisi dalle mondanità cittadine di quella Palermo che abbandonarono per sempre per non farvi più ritorno. Lasciatisi alle spalle salotti e circoli nobiliari, i quattro scelsero la “solitudine” della campagna nebroidea, che li accompagnerà quasi come musa silente fino alla fine dei loro giorni: quelle stesse atmosfere familiari alle quali tornava spesso anche Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei Piccolo, che amava trascorrere lunghi soggiorni proprio nella villa di Capo d’Orlando, per ritrovare qui ulteriori spunti per il suo capolavoro “Il Gattopardo”. Il comunicato dell’editore prosegue osservando che “Bonjour Casimiro” non si configura come un romanzo classico, ma unisce in sé diversi stili e forme ora più narrative e fantastiche, ora storiche e descrittive – corroborate dalla presenza di una bibliografia finale di riferimento – assumendo in alcune parti le sembianze di un saggio storico e, in altre, di un racconto visionario. Il libro ha come sottotitolo “Il barone e la villa fatata” e richiama in più parti il mondo dell’aristocrazia di fine Ottocento e dei primi del Novecento, in un’epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali. Eppure, le atmosfere narrate nelle pagine di Samonà oltrepassano in certa misura la storia, perché rimandano a miti lontani e alla vita dei baroni di Calanovella, con Casimiro in testa, sospesa fra modernità e dimensioni metafisiche. Il tutto, incastonato in una trama narrativa contemporanea che fa tornare sempre il lettore all’attualità e ai tempi di oggi, seppur plasmati dal gioco narrativo.