Flag Riviera Jonica Etnea, il nuovo presidente è la dott.ssa Eleonora Contarino

L’assemblea dei soci del “Flag” Riviera Jonica Etnea, riunita presso la sala consiliare del Comune di Riposto ha scelto la nuova governance, eleggendo presidente, all’unanimità dei presenti, Eleonora Contarino. Già presidente di “UniCoop” Catania e vice presidente di “UniCoop” Sicilia, la Contarino ha seguito fin dalla costituzione le vicende del Flag in rappresentanza delle cooperative di pesca associate alla stessa “UniCoop” facendo parte già dal 2013 del Consiglio di Amministrazione.
Il Flag Riviera Jonico Etnea è una società consortile pubblico privata che si occupa di promuovere il settore della pesca attraverso i finanziamenti europei, con l’obiettivo di favorire occupazione, integrazione della pesca con il turismo ed artigianato, sostenibilità ambientale e coesione territoriale.L’Unione Europea, infatti attraverso il “Feamp” (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca) sostiene l’attuazione di strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo proprio attraverso i “Flag” (Fisheries Local Action Group). Il territorio di riferimento del “Flag” Riviera Jonico Etnea comprende i comuni costieri del versante orientale della Sicilia che vanno da Augusta nel siracusano a Sant’Alessio Siculo nel messinese, passando per tutti i comuni rivieraschi della provincia di Catania.
“Sono lusingata per la fiducia riposta nei miei confronti da tutti i soci, compresi i soci di parte pubblica, ovvero i tanti Comuni presenti all’interno del nostro Flag”, ha dichiarato la Contarino. “Sono convinta che, con il contributo di tutti, riusciremo a lavorare proficuamente nell’interesse del nostro territorio ed in particolare dei nostri pescatori. Confidiamo che la Regione possa trovare le risorse per finanziare anche la nostra Strategia di Sviluppo Locale, risultata la prima delle non finanziate nell’ambito della nuova programmazione “Feamp” ma certamente il nostro ambito di intervento non rimarrà circoscritto al solo finanziamento “Feamp” puntando anche ad altre fonti, nella convinzione che un partenariato pubblico-privato così autorevole e eterogeneo, con oltre 50 soci tra componente pubblica e componente privata primaria e secondaria, possa attrarre tante risorse e spenderle in azioni concrete e con effetti a medio-lungo termine per le nostre zone costiere ed il loro tessuto produttivo”.