Reddito di cittadinanza, intervento dell’on. Marco Forzese (Noi Moderati)
“Quella di oggi – ha dichiarato il coordinatore catanese di “Noi Moderati”, on. Marco Forzese – passerà alla storia come la prima giornata del nuovo corso dopo la soppressione del reddito di cittadinanza e l’introduzione di un meccanismo che non consente di percepire benefici in maniera immediata. L’impressione che si ricava discutendo con coloro che, in effetti, di tali benefici hanno assolutamente bisogno è che ci si appresti a buttare il bambino assieme all’acqua sporca, se è vero – come è vero – che la misura introdotta a suo tempo non ha colto in pieno nel segno. Inutile nasconderlo, non sono mancati quanti hanno pescato nel torbido e, quindi, hanno usufruito di sostegni finanziari che, di fatto, non spettavano loro, complice un sistema che non ha generato azioni virtuose, ma solo un mero assistenzialismo. E’ anche vero, però, che il reddito di cittadinanza, nella formula primitiva, era risultato un efficace meccanismo per frenare quel disagio sociale che da oggi in poi risulterà difficile controllare, posto che inevitabilmente andrà ad innescarsi una bomba ad orologeria, i cui effetti sono, purtroppo, facilmente intuibili. Lungi da noi volere indossare i panni della Cassandra di turno, ma è lecito ritenere che la soppressione del reddito di cittadinanza possa andare a costituire un “carburante” idoneo per alimentare reazioni inconsulte ed in contrasto con le norme di legge, soprattutto da parte di chi convive con la disperazione ed ha la miseria come compagna di vita quotidiana. Penso che sia il caso di evitare esperimenti su questo fronte, in quanto non si può affidare il futuro dei più bisognosi a tecnicismi burocratici che hanno la parvenza di un tiro alla sorte. La giustizia sociale non si può perseguire attraverso un percorso ad ostacoli che sa tanto di gioco dell’oca, ma un’azione concreta che, in quanto tale, non può e non deve sparare nel mucchio, ma individuare in maniera celere e senza indugi gli aventi diritto ad un sostegno finanziario ed erogarlo loro con assoluta tempestività, evitando di costringerli a partecipare ad un “Festival delle scartoffie”, tattica dilatoria frustrante per coloro che devono coniugare il pranzo con la cena, perché di questo si parla. Sarebbe auspicabile, dunque, un “ravvedimento operoso” – ha concluso l’on. Forzese – secondo i principi che ispirano la già richiamata giustizia sociale e senza prestare il fianco ai furbetti che non mancano e che oggi se la stanno ridendo”.