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Assistenza socio sanitaria in Sicilia, presa di posizione dell’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale (Uneba)

Immobilismo e incapacità’ ( o cattiva volontà ) della Regione siciliana

L’argomento del quale vogliamo mettere a conoscenza l’opinione pubblica si riferisce all’assistenza socio sanitaria, tema molto sensibile che interessa  tutti i cittadini ed in particolar modo i soggetti fragili presenti in tutte le famiglie. Già dal mese di settembre del 2014 la Regione Siciliana ha emanato un decreto interassessoriale fra l’Assessorato alla Famiglia e l’Assessorato alla Salute relativo alla “ Lungo assistenza dei soggetti fragili”. Le risorse per finanziare la norma sono divise per il 50% fra i due assessorati sempre presenti nelle voci di bilancio dei vari anni ed in particolare attraverso i LEA ed il FSE. Accade che, per la lungimiranza dei legislatori precedenti, questa norma è di competenza di due assessorati e, quindi, della “ lotta di potere” fra due Assessori ognuno dei quali ritiene essere preminente nei confronti dell’altro.

 L’esito è, come sempre, l’immobilismo.

Ma concretamente che miglioramento apporterebbe l’attuazione di questa norma, le famiglie che vantaggio avrebbero, il sistema socio sanitario come migliorerebbe?

Si fa un gran parlare sia di integrazione socio sanitaria che di attenzione ai soggetti fragili. Purtroppo  tante famiglie hanno vissuto e subiscono le lunghe attese presso i Pronto Soccorso dei nostri Ospedali per mancanza di posti letto disponibili con intasamento delle strutture per la difficoltà, oggettiva, di poter inviare il paziente spesso anziano proprio in strutture di lungo assistenza per la continuità terapeutica ed assistenziale con costi giornalieri che superano i 650,00 euro al giorno, mentre il costo giornaliero nelle suddette strutture è di circa 95.00 euro al giorno.

Il lettore a questo momento di lettura penserà: “ non ci posso credere, ma è una follia rinviare ancora l’attuazione della norma “.

Consentiteci una piccola nota giusto per capire le dinamiche della Regione Siciliana.

In Regione  ci sono delle iniziative apparentemente costruttive che vengono da sempre utilizzate per risolvere i problemi: “ convocare un tavolo” e, ancor più importante,  nominare una “ cabina di regia “. Ebbene ogni anno i due assessorati sono stati molto attivi proprio con questi due provvedimenti.

E’ senza alcun dubbio il modo per rinviare la soluzione del problema come il tempo stesso ha dimostrato. Ci si chiede “ ma quale giustificazione può avere la Regione per rinviare la soluzione del problema”, ed ancor più “ chi e per quale interesse non si vogliono dare risposte concrete alle esigenze dei territori” ? Ci auguriamo che il nuovo governo regionale anche attraverso la lettura di questa nota possa, finalmente, occuparsi velocemente delle esigenze delle fasce deboli completando il percorso iniziato già nove anni fa da concludere attraverso l’emanazione del bando di gara dimostrando veramente attenzione ai soggetti fragili. 
 
Santo Nicosia, presidente Uneba

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