Sicilia: nuova terapia contro i tumori al sangue
Il Dipartimento oncologico dell’ospedale “La Maddalena” di Palermo adotta una terapia innovativa contro i tumori al sangue
di Antonella Agata Di Gregorio
Una buona notizia giunge finalmente dal Dipartimento oncologico dell’ospedale “La Maddalena” di Palermo: è stata adottata, per la prima volta sull’Isola, una terapia innovativa che permette ai pazienti affetti da tumori al sangue di poter triplicare la loro sopravvivenza.
In Sicilia sono tre i centri accreditati per la somministrazione di Car-T, terapie avanzate approvate da Ema ed Aifa ed utilizzate per la cura di leucemia linfoblastica B e linfoma a grandi cellule B: “La Maddalena”, l’azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo ed il Policlinico di Catania.
L’innovativa terapia, fino a qualche tempo fa somministrata solo in alcuni centri del nord Italia, ha come obiettivo quello di potenziare la risposta del sistema immunitario, attraverso l’inserimento di un recettore nei linfociti T, in grado di riconoscere ed agire contro le cellule tumorali. La procedura da attuare è la seguente: raccogliere ed inviare i linfociti del paziente alle ditte farmaceutiche coinvolte, le quali si occuperanno di inserirvi il recettore; i linfociti sono rispediti alla struttura ospedaliera che provvederà ad iniettarli al paziente.
«Ad un anno dalla individuazione dei tre centri siciliani di riferimento, il nostro sistema sanitario, con la prima somministrazione in Sicilia della terapia Car-T, raggiunge un altro importante risultato nella lotta ai tumori del sangue nel periodo più difficile per l’intero comparto» – ha affermato Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute – «Mi piace ricordare che, in questi mesi segnati dall’emergenza pandemica, la sanità siciliana ha centrato una serie di obiettivi significativi, penso, ad esempio, anche ai tanti trapianti alcuni dei quali unici nel loro genere, che confermano la presenza di eccellenze a queste latitudini ed il percorso di progressivo e veloce allineamento con le regioni più virtuose».
«Per la prima volta in Sicilia abbiamo praticato una terapia che triplica le possibilità di sopravvivenza dei pazienti, che altrimenti avrebbero solo pochi mesi di vita» – ha affermato Maurizio Musso, direttore dell’unità operativa di oncoematologia de “La Maddalena” – «All’inizio di dicembre, abbiamo raccolto i linfociti del nostro paziente, per poi spedirli negli Stati Uniti dove sono stati ingegnerizzati e, quindi, rimandati indietro pronti per l’infusione. Fino a qualche mese fa era possibile eseguire questa terapia solo in alcuni centri del Nord Italia, oggi grazie all’approvazione ed identificazione de ‘La Maddalena’ tra i centri Car-T dell’Isola da parte dell’assessorato regionale della Salute, i pazienti siciliani possono usufruire di questa rivoluzionaria strategia di cura senza dover lasciare la loro Regione».