Acireale: Galvagno inaugura il comitato elettorale
Venerdì 29 Settembre, alle 19.30, ad Acireale (CT), è stata inaugurata la sede di comitato elettorale del candidato all’ARS Gaetano Galvagno.
Presenti all’incontro il sen. Nino Strano e l’on.le Ignazio La Russa.
Venerdì 29 settembre, ad Acireale (CT), in via San Francesco di Paola 3, una folla ha voluto esprimere felicità e consenso per la candidatura di Gaetano Galvagno all’ARS nella lista Musumeci Presidente, partecipando all’inaugurazione in città della sua sede di comitato elettorale.
Una sala gremita, soprattutto di giovani, per un incontro pieno di entusiasmo, un entusiasmo che ha contagiato anche gli esponenti di Fratelli D’Italia – il sen. Nino Strano e l’on.le Ignazio La Russa – che hanno voluto fortemente presenziare all’apertura della sede acese.
Dopo il taglio del nastro, eseguito dall’on.le La Russa tra gli applausi del numeroso pubblico presente nonostante il maltempo, si è proceduto all’incontro.
Un incontro introdotto dal già senatore accademico Alessio Paradiso che dopo i doverosi ringraziamenti ai tantissimi giovani e agli importanti ospiti presenti, ha illustrato quale fucina di ideali, talenti e azione si fosse così inaugurata: «non un semplice comitato elettorale» – ha spiegato Paradiso – «bensì un punto di incontro, un incubatore di idee dove confrontarsi».
Un incubatore di idee che funge da volano a un progetto politico e a una candidatura – come ha sottolineato più volte Paradiso – «voluto e partita dal basso, da noi giovani, dopo tanti anni di politica universitaria costellata di straordinari successi e ampi consensi».
La politica universitaria è stata ricordata anche da Francesco Cacciola referente del gruppo universitario We Love Unict che ha affermato di non aver mai fatto politica attiva al di fuori dell’Università, ma di sostenere attivamente Galvagno in virtù del valido programma e delle idee: «io e Gaetano lavoriamo nell’ambito del turismo e il turismo» – ha affermato Cacciola – « è la risorsa al quale puntare per rilanciare il nostro territorio».
Felice il senatore Nino Strano perché tutto quell’entusiasmo, quel fervore giovanile per la politica come da tempo non si avvertiva, questa “voglia di fare”, nonché la presenza di amici con il quale ha militato per anni come Ignazio La Russa, gli hanno riportato alla mente i tempi della giovinezza e delle prime elezioni che l’avevano visto protagonista.
Il senatore ha elogiato il candidato alla presidenza della Regione Siciliana, on.le Nello Musumeci, che «è come se fosse qui tra noi» – ha detto il senatore – «a questo nostro incontro stasera».
Il senatore Strano è stato felice di vedere questo fervore attivo soprattutto in una città come Acireale, città verso la quale, per legami di parentela, nutre sincera e imperitura stima e affetto, e si è detto rattristato tanto per il degrado quanto l’incuria nelle quali, ha notato, giacciono bellissime zone del centro storico acese come Piazza Musumeci, particolarmente a lui cara per i vincoli parentali che lo legano alla nobile famiglia dal quale il barocco spiazzo cittadino prende nome.
E legami di affetto, vincoli di amicizia e politica – ha ricordato il senatore – lo legano anche alla famiglia di Gaetano Galvagno, al quale ha manifestato fiducia e stima per la candidatura alle regionali.
Dopo il senatore Strano, ha preso la parola l’onorevole Ignazio La Russa che, dopo aver ricordato i valori e le lotte del suo partito, Fratelli d’Italia, è stato duro nei confronti delle politiche attuate dall’attuale governo e dall’Europa.
«Noi vogliamo una società giusta e una società giusta fa queste cose: da lavoro ai giovani, produce capacità di reddito abbattendo le tasse, difende la famiglia, controlla l’immigrazione.
Una società giusta ha il coraggio e l’orgoglio di dire no all’europa burocratica.
Noi vogliamo l’europa dei popoli così come l’abbiamo sognata, l’Europa della cultura, della civiltà, questa è l’Europa che abbiamo amato fin da ragazzi.
Fare l’Europa non è decidere la lunghezza dell’asparago, il centimetro dell’uovo o, peggio ancora, non è “fare l’Europa” aiutare le super banche a uccidere i nostri risparmi.
Interessante la formula spiegata dall’onorevole di Fratelli D’Italia per promuovere la ricchezza e vincere la disoccupazione giovanile: «La nostra ricetta è favorire lo sviluppo. E vogliamo aiutare lo sviluppo aiutando e creando posti di lavoro, sgravando dalle tasse le aziende che assumono giovani. Una ricetta molto semplice e per nulla fumosa: tutte le aziende che assumono, per 5 anni avranno un minimo di tassazione, ovvero o il 20% della tassazione attuale; lo Stato guadagna ugualmente e allo stesso tempo, con questa formula, i giovani hanno lavoro. Cosa che non vogliono fare perché sono intenzionati a massacrare coloro che hanno soldi, finendo per alzare le imposte indirette come la benzina per colpire tutti indistintamente».
«Per il Partito Democratico» – ha continuato La Russa – «è importante l’eguaglianza, peccato che l’eguaglianza la stanno mettendo in atto molto vicino al rasoterra. Noi invece vorremmo che, nonostante le diseguaglianze, il reddito più basso fosse 4 spanne sopra il rasoterra di adesso. Una volta garantito lo sviluppo a tutti, dopo potrà fare anche sucerere che i più bravi volino ancora più in alto, ma Fratelli D’Italia vuole che tutti abbiano la possibilità di partire alti livelli e avere un posto di lavoro garantito».
L’onorevole è poi passato a fare gli auguri a Gaetano Galvagno ricordando quanto abbia voluto fortemente candidarsi alle regionali per rappresentare i giovani e ripagarli del loro impegno: «E io» – ha concluso l’onorevole – «sono certo che Gaetano sarà un ottimo rappresentante a Palermo e che ripagherà gli elettori lavorando per il bene della Regione».
Coinvolgente e capace di parlare al cuore dei ragazzi, infiammandoli con voglia di fare e di scommettersi, è stato il discorso del candidato all’ARS Galvagno.
«C’è un reale interesse a portare avanti progetti di azione e di sviluppo in questo territorio» ha affermato Galvagno – «un reale interesse che porta oggi il senatore Strano e l’onorevole Ignazio La Russa a venire qui stasera, per dedicarci il loro tempo, per investire sui giovani.
Questo è un aspetto fondamentale, perché proprio Acireale è una città dove sono state fatte clamorose promesse, disattese e mai mantenute.
Disattese non dopo un giorno, non dopo un mese ma dopo diversi anni di amministrazione; disattese sia dai rappresentanti della politica comunale che regionale».
«Ad Acireale» – ha continuato Galvagno – «tengo particolarmente perché è stata la città in cui abbiamo eletto il senatore accademico Alessio Paradiso, che è qui al mio fianco al tavolo dei relatori, una città nella quale lavoro, una città che è stata, quindi, sempre una seconda casa per me, e oggi mi sento in dovere nei confronti di Acireale che, in tanti anni di politica universitaria, ci ha aperto sempre le porte e ci ha dato tanti successi».
«Acireale è un territorio fertile» – ha affermato Galvagno – «fertile perché è il luogo dove le promesse degli altri non sono state mantenute, perché finora hanno preferito attuare una politica del dire e non del fare.
Noi, invece, senza grandi strumenti, semplicemente rimboccandoci le maniche, abbiamo vinto grandi sfide nella politica universitaria, abbiamo raccolto una folla numerosa in questo comitato elettorale, e ci mettiamo la faccia a livello regionale».
«Questa campagna elettorale» – ha continuato il giovane candidato all’ARS – «non si ferma il 5 novembre ma andrà avanti, perché ci sono tantissimi altri appuntamenti e scommesse politiche, in questo e in altri comuni. E noi vogliamo crescere all’insegna di questo simbolo e all’interno del territorio, noi vogliamo radicarci ed esprimere una classe dirigente che sia fatta di giovani, e non perché vogliamo rottamare il vecchio ma perché vogliamo cogliere il bene e l’esperienza dei grandi, farne tesoro, e unirla alla nostra forza di volontà e voglia di fare».
«Tutti dicevano che Acireale ha un solo padrone» – ha poi concluso Gaetano Galvagno tra gli applausi – «e invece la folla straordinaria di persone presenti a questa inaugurazione dimostra che Acireale non ha padroni ma è una terra libera, fatta di uomini liberi che vogliono scommettersi.
Per questo, sono convinto che insieme possiamo avere successo, ed è questa la promessa che faccio: l’indomani delle elezioni non sarà il punto di arrivo, ma sarà il punto di partenza. La strada da qui alla conclusione delle elezioni è ancora lunga ma, se la vogliamo percorrere e vincere, dobbiamo percorrerla insieme giorno dopo giorno».