Pre-cog in the bunker della Edwood records
Da Teramo all’Etna: il rock’n’roll di “Pre-cog in the bunker” della Edwood records. RECENSIONE dell’album Response to reality.
Nel 2001 suonavo il basso in una noise band di nome Spriggan; gli altri componenti erano Fabio Musmeci alla voce, Antonio Scafidi alla chitarra e Marco Riccioli alla batteria.
Negli ultimi anni, prima dello scioglimento del gruppo, arrivò ad unirsi anche Giuseppe Musmeci alla seconda chitarra.
Suonavamo insieme già da qualche anno, a Catania e in giro per i locali in Italia, la solita trafila, e avevamo appena registrato un album, Doormate, bisognoso di un’etichetta che lo esponesse in una virtuale vetrina.
L’etichetta non la trovavamo e così, dopo vari tira e molla, decidemmo di fondarla noi : nel maggio di quell’anno nasceva la Edwood records, etichetta alla quale si legarono, con i rispettivi album, band come HCB e Diane and the Shell.
L’Edwood records fu attiva per alcuni anni per poi arenarsi in concomitanza con la fine della decennale esperienza degli Spriggan; personalmente, quasi mi dimenticai della sua esistenza.
Non così Marco Riccoli, il batterista degli Spriggan, che in questi anni ha mantenuto la barra a dritta e ha continuato a diffondere il “verbo” della Edwood, collaborando dapprima con Marco Dedieux della storica fanzine palermitana «Succoacido» – del quale ha sponsorizzato il personale progetto musicale Full metal racket – poi con Marco Garofalo della free webzine «Laboratorio Creativo».
Proprio con Garofalo ha portato a Catania, e in generale in Sicilia, i live di personaggi storici del noise anni ’90 come i tedeschi Don Vito e il progetto solista di Tatsuya Yoshida, ex batterista dei giapponesi Ruins denominato, appunto, Ruins Alone.
In definitiva, Riccoli ha fatto rinascere il logo ed etichetta della Edwood, trovando il canale di comunicazione per la distibuzione con la Audioglobe e annoverando in catalogo gruppi come Pepi Band e Suzanne Silver da Siracusa, i campani Astolfo sulla luna, e gli abruzzesi Pre-cog in the bunker.
Proprio di quest’ultimi mi appresto a parlarvi, recensendo il loro ultimo lavoro Response to reality, edito nel formato super cool/musicassetta proprio dalla Edwood.
Da Teramo, album di debutto omonimo nel 2014, i Pre-cog in the bunker – i cui componenti sono Miriam Di Sabatino alla batteria e voce, e Antonello Recanatini alla chitarra e alla voce – amano definirsi Sci-FI per via dei loro testi in inglese ispirati dalla fantascienza di Asimov e Philip Dick.
Il gruppo, che ha aperto concerti per band del calibro dei Fuzztones, con questo nuovo lavoro ci regalano 11 tracce di garage ‘n’roll che sono una vera goduria per gli amanti del genere (come il sottoscritto).
Permeato da una gradevole atmosfera lo-fi, ben registrato, essenziale e senza fronzoli, Response to reality ci regala gioiellini: lo sghembo mix Link Wray + Sonic youth di “Silence that voice”; il proto-grunge alla Stooges di “Nobody’s fault” e di “Wayfaring Stranger” (la mia preferita per il suo ritmo cadenzato e scanzonato che mi ha ricordato band come thee oh sees); il post-punk con intermezzo psichedelico di “on the run”; i synth da film di John Carpenter di “Mistaken”; la bella e crepuscolare ballata per voce (di Miriam) e chitarra in “Silver”, che chiude l’album.
Questo è quanto; Response to reality dei Pre-cog in the bunker è un album fresco, ispirato, “semplice“(non è facile esserlo senza risultare banali), privo di cadute di stile, niente roba per fighetti ma invece – per citare i rolling stones – «it’s only rock’n’roll but i like it»; insomma, un filo diretto che parte dal cuore del centro Italia e approda presso una piccola etichetta indipendente etnea, Edwood Record.
Edwood records che – fortunatamente – ricerca e aggrega tutti quei talenti coscienti di una grande verità: tre accordi di chitarra “giusti” sono la cosa più bella del mondo.
Ecco i pre-cog su soundcloud; godeteveli!