Politiche socio-sanitarie in Sicilia
La Regione rassicura il Coresam, coordinamento regionale salute mentale, nella Finanziaria vi saranno risposte concrete riguardo a salute mentale e politiche socio-sanitarie, nell’incontro avvenuto tra il direttivo Coresam con il presidente della Commissione sanitaria all’Ars Pippo Di Giacomo.
Soddisfazione del presidente del Coresam, Francesco Lirosi, per l’avvenuto dialogo con le istituzioni riguardo a salute mentale e politiche socio-sanitarie: «Siamo soddisfatti per la posizione assunta dall’assessorato regionale alla Salute: le rassicurazioni avute nei giorni scorsi ci lasciano sperare in un tempestivo intervento per riportare all’attenzione del Commissario dello Stato la vicenda relativa all’integrazione socio-sanitaria delle comunità alloggio, gruppi appartamento e residenze sanitarie assistite siciliane, gestite da oltre 200 cooperative sociali che operano da anni nell’Isola».
La problematica è al centro della cronaca di questi giorni e ha coinvolto le coop, i sindacati, le centrali, ma anche i comuni, che hanno ricevuto un sollecito dalle Asp di competenza per la presa in carico degli utenti che hanno superato, presso le Cta – comunità terapeutiche assistite – il periodo di degenza previsto dalla legge.
Come spiega il vice presidente Coresam, Francesco D’Amico: «Oltre 500 disabili mentali rischiano di rimanere senza un tetto. Siamo certi che la reintegrazione dell’art. 19 della finanziaria – impugnato dal Commissario Carmelo Aronica – permetterebbe alla nostra regione di mettersi al passo con il resto d’Italia, destinando ai distretti sanitari parte del fondo per le politiche sociali, oltre a prevedere altre fonti di finanziamento extraregionale».
«L’assessore Borsellino – conclude Lirosi – ha garantito che si farà portavoce delle istanze degli utenti “fragili”, spingendo affinchè i settori della disabilità, della non autosufficienza e delle nuove povertà possano finalmente avere restituita la giusta dignità».
I confini tra ciò che è di competenza delle Asp e ciò che spetta ai distretti socio-sanitari verrebbero così determinati congiuntamente dagli assessorati alla Sanità e alla Famiglia, garantendo la sopravvivenza di decine di strutture che oggi rischiano di morire e che invece rappresentano punti di riferimento solidi per i pazienti e le loro famiglie.
Il Coresam manterrà comunque alta la guardia su quanto avverrà nei prossimi giorni, affinchè le istanze di migliaia di utenti possano essere accolte.
«Siamo certi – sottolinea il segretario del Coresam Dino Ficicchia – che si possa riprendere un ragionamento che consenta a Regione, Stato e commissario, di trovare soluzioni urgenti per evitare una vera e propria catastrofe; un’emergenza sociale che rischia di far collassare il sistema. Nell’interesse della Sicilia non possiamo che augurarci che l’ottimismo letto nelle parole di Di Giacomo durante il nostro incontro possa trovare conferma a livello nazionale, superando l’impasse in cui ci troviamo».