L’abolizione delle province è una legge dannosa
Dopo l’approvazione della legge regionale sulla abolizione delle Province e la creazione delle Aree Metropolitane – votata l’11 marzo da tanti deputati appartenenti alle fila del PD, del M5S e persino dall’acese Onorevole Nicola D’Agostino, colui che tiene le redini del Comitato Civico Cambiamo Acireale e del candidato sindaco Roberto Barbagallo – si pronuncia il sindaco di Acireale Nino Garozzo.
Parole dure quello del Primo Cittadino acese che dichiara senza mezzi termini: «E’ una Legge inutile ed anzi dannosa, che non aggiunge nulla alla abolizione delle Province, già sancita dalla legge regionale 9 del 1986, con l’aggravante che rimanda ad una legge successiva compiti e funzioni di quelli che, non sono nuovi ma vecchi organismi di consorzio tra comuni, compresa l’Area Metropolitana.Registriamo favorevolmente il mutamento repentino di posizione di alcuni sull’inclusione di Acireale nell’area metropolitana, segno che le preoccupazioni da noi manifestate platealmente e sostenute sin dalla prima ora, non erano demagogiche ma opportune e financo lungimiranti sull’assetto finale della normativa. Bisognerebbe anche capire il perché si sia potuta votare l’inclusione di Acireale nell’area metropolitana se si è invece convinti che bisogna uscirne»
Continua Nino Garozzo: «Non appena sarà pubblicata la Legge, proporrò a questo Consiglio comunale, senza aspettare il prossimo quindi, l’approvazione di una delibera con cui si chiede, come Legge consente, l’esclusione di Acireale dall’area metropolitana. Ragionamento ulteriore, deve essere sostenuto sulla eventuale costituzione di un nuovo consorzio di comuni che, pur se ridimensionato nel numero minimo di popolazione (da 180 a 150 mila), per il meccanismo creato (delibera con approvazione dei due terzi del Consiglio e con referendum confermativo di una vasta area) diventa più ipotesi sulla carta che percorso dalla concreta attuazione».