La brutta sorpresa di Almaviva per i suoi dipendenti
Alla vigilia del nuovo anno, il gruppo Almaviva decapita i lavoratori a progetto della commessa vendita mobile Wind.
Almaviva aveva già provato nei mesi passati numerose manovre, anche attraverso una conciliazione capestro che nelle parole dell’azienda mirava a stabilizzare il lavoratore, ma nei fatti cancellava il suo passato storico aziendale.
Ora – dopo la disgregazione mirata del gruppo vendita mobile, disperso in altre commesse – ecco che l’azienda non rinnova i contratti a nessun lavoratore e nessuna lavoratrice, prendendo tempo e prospettando un “forse dopo le feste”.
I lavoratori coinvolti sono una settantina, di tutte le fasce di età, operanti sulla commessa da oltre cinque anni.
L’Almaviva non rinnova i contratti parlando di competitor che si sono affacciati sullo scenario molto più redditizi per Wind e con una manodopera a basso costo.
Un colpo durissimo ai diritti ed alle opportunità dei lavoratori di un settore già travagliato da gravissimi problemi, un nuovo disastro per i livelli occupazionali di una città in ginocchio.
Il circolo PRC Olga Benario, di Catania, fa un forte appello perché su questa vicenda si accendano i riflettori e i lavoratori e le lavoratrici non debbano subire in solitudine l’arroganza padronale.